ZOCCO

Una pianta.

ZOCCO, o ZUCCO, CIOCCO, è una parola che si usa per indicare un ceppo di legna, sia libero, sia ancora attaccato al terreno tramite le radici dopo che la pianta sia stata tagliata. Indica cioè qualcosa che sporge non di molto rispetto al piano della campagna, ed infatti indica anche una collinetta tondeggiante non moto alta, ma abbastanza isolata da costituire un’anomalia rispetto al territorio prevalentemente pianeggiante che la circonda.

L’etimologia prevalente è la seguente: l’origine del geonimo çuc / zuc(co) è ancora oggetto di discussione tra gli studiosi: si è ricostruita una base *tsūkko- o *tsūkka- (anche nel significato di “ciocco, ceppo, toppo”) che alcuni considerano genericamente prelatina (EWD: II, 207-208, s.v. ciüch) o specificamente celtica (Elwert 1943: 215) e che altri ritengono preindoeuropea. Altri linguisti ipotizzano invece una derivazione dal lat. sŏccus “zoccolo” (DEI: II, 950, s.v. ciòcco). Poco verosimile l’ipotesi che fa risalire il geonimo a una base prelatina e preceltica *cūccu “monte” con affricazione k- > ts- dovuta a influenza germanica (Dauzat 1929: 78-80). Sulla base di Pokorny (IEW: 1080) Santano Moreno vede nella base *tsūkka un ampliamento in velare della radice indeuropea *tēu- + k “gonfio, ringonfiamento” (Santano Moreno 2004: 17, 19, 22, 24-27).

coccum

tsukka

tsukko

Ciuc

Zoco

Ciocco

Stukkaz

Il dialetto veneto nel romanzo storico La
pietra per gli occhi di R.Tiraboschi Laureanda
Sofia Baessato 2022 In veneziano Zoco:
Le varianti grafico-fonetiche segnalate sono çocchi, çoche,
çochi, soca, soche, soco, zoca, zocco, zocho, zoco.
L’attestazione più antica risale al sec. XIV.
L’etimo è incerto, probabilmente da una contaminazione tra il lat. SŎCCUS ‘tipo di
scarpa leggera, zoccolo’ e la radice *tsŭkk-: DELIN s.v. ciocco (per le ipotesi non del
tutto soddisfacenti di REW, PIREW 8052, EVLI s.v. ciocco cfr. nota).
1 s.m. e s.f. (-a) ‘ceppo di legno’.